Tu sei quiPost-it / Ho letto un libro - NL n° 10

Ho letto un libro - NL n° 10


 

  • Neil MacGregor, La storia del mondo in 100 oggetti, Milano, Adelphi, 2012, pp. 706
 
L'idea è raccontare la storia della civiltà umana attraverso 100 oggetti – da una pietra da taglio abbandonata in Tanzania due milioni di anni fa a una carta di credito islamica emessa nel 2009. Un libro da aprire come un'enciclopedia, leggere come un romanzo, o visitare come un personalissimo museo portatile da percorrere una stanza dopo l'altra, seguendo le connessioni che la nostra eccezionale guida di volta in volta ci indica, oppure stabilendone di nostre, attraverso il tempo e lo spazio: finché le rifrazioni di questa stupefacente macchina ottica non ci costringeranno a vedere anche il presente con occhi finalmente diversi.
 
Leggi la recensione di Enrica Pagella
 
 
 
 
 
  • Yuval Noah Harari, Da animali a dèi. Breve storia dell’umanità, Milano, Bompiani, 2014, pp. 533
Centomila anni fa almeno sei specie di umani abitavano la Terra. Erano animali insignificanti, il cui impatto sul pianeta non era superiore a quello di gorilla, lucciole o meduse. Oggi sulla Terra c’è una sola specie di umani: l’Homo sapiens, il signore del pianeta. Il segreto del nostro successo è l’immaginazione. Siamo gli unici animali capaci di parlare di cose che esistono solo nella nostra immaginazione: come divinità, nazioni, leggi e soldi. Il libro spiega come ci siamo associati per creare città, regni e imperi; e come ci siamo ritrovati schiavi della burocrazia, del consumismo e della ricerca della felicità.
 
 
 
 
 
 
  • Jerry Brotton La storia del mondo in dodici mappe, Milano Feltrinelli, 2012, pp. 576
Nel corso della storia le carte geografiche hanno modellato la nostra visione del mondo e il posto che vi occupiamo. Jerry Brotton sostiene che, lungi dall’essere meri strumenti della scienza, le mappe del mondo sono inevitabilmente descrizioni parziali e soggettive, intimamente legate ai sistemi di potere, all’autorità e alla creatività di tempi e luoghi particolari. I disegnatori di mappe non si limitano a raffigurare il mondo, lo costruiscono sulla base delle idee vigenti nella loro epoca. Questo libro analizza il significato di dodici mappe del mondo, a partire dalle rappresentazioni della storia antica per finire con le immagini satellitari contemporanee.
 
 
Vedi il video dell’autore
 
Leggi  la recensione di A. Baricco
 
 
 
 
  • Eric Vanhaute, Introduzione alla World History, Bologna, Il Mulino, 2015, pp. 272
La world history studia l’origine, lo sviluppo e i mutamenti delle comunità umane in una prospettiva comparata. In che modo il mondo è diventato quello che è? Come si sono sviluppate le diverse realtà sociali, culturali, economiche e politiche, e come interagiscono tra di loro? La world history parte dall’assunto che la vita di individui, gruppi, nazioni e civiltà acquista significato solo se inquadrata nella più ampia cornice della storia umana.  “La sua forza risiede nella sua inclusività, nel suo «coinvolgere»; nel tentativo di organizzare la realtà della storia umana in una narrazione integrata, globale, ma in ultima istanza distintiva”.
 
 
 
 
 
  • Laura Di Fiore, Marco Meriggi, World History. Le nuove rotte della storia, Roma-Bari, Laterza, 2011, pp.166
 
Varcare i limiti dell'orizzonte nazionale e muoversi in una dimensione trans-regionale, privilegiare l'interazione attiva tra le diverse culture e liberarsi del pregiudizio nazionalistico ed eurocentrico: sono questi, in sintesi, i presupposti della sfida che la world history propone alla storiografia contemporanea.
Non più un racconto lineare del mondo, al cui centro vi è l'Occidente, ma un universo ricco di varietà culturali in cui ogni periferia è protagonista. Dallo studio delle migrazioni e delle diaspore a quello degli incontri culturali e delle reti trans-nazionali economiche e sociali, questo saggio ricostruisce la genesi e l'evoluzione di una nuova prospettiva di analisi storica.