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Ho visto un film - NL n.° 3


 
  • Pif, La mafia uccide solo d’estate, 2013
 
 
Pif fa centro, ma solo da piccolo
L'idea al centro del primo film di Pif, giornalista di Le iene e poi Il testimone, è davvero curiosa. Un bambino cresce a Palermo negli anni 70 e 80, e il suo destino si incrocia in maniera tragicomica con gli eventi di mafia. 
Concepito nell'istante della strage di viale Lazio (1969), il piccolo Arturo, impersonato dallo stesso Pif, fa la dichiarazione a una compagna di classe su un marciapiede che esplode poco dopo, perché in quella casa abita il giudice Rocco Chinnici. Il suo momento di trionfo con la lettura pubblica di un tema è interrotto dalla notizia dell'uccisione di Pio La Torre, e così via.
 
Emiliano Morreale, Il sole  24 ore, 01 dicembre 2013
 

  • Carlo Mazzacurati, La sedia della felicità, 2014
 
 
La sedia della felicità, l’ultima e gioiosa opera di Carlo Mazzacurati
Per chi avrà voglia di andare a vedere il diciottesimo titolo della filmografia del regista padovano, scomparso soltanto il 22 gennaio scorso, l’appuntamento è giovedì 24 aprile 2014. Nel cast Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese, Giuseppe Battiston e anche Albanese, Citran, Bentivoglio e Orlando.
Questa volta è meglio iniziare dal finale. E non è mica questione di spoiler: semplicemente di rispetto. La sedia della felicità finisce bene, anzi benissimo. Questo significa che Carlo Mazzacurati ci ha lasciati con un’opera testamento che più gioiosa non si poteva.
 
Davide Turrini,  Il Fatto Quotidiano , 22 aprile 2014
 
 
 
Intervista a Carlo Mazzacurati
 
Carlo Mazzacurati  ha raccontato il Veneto in numerosi film molto apprezzati da pubblico e critica per il suo modo di alternare dramma e commedia e di entrare nella vita della gente semplice evitando stereotipi e schemi noti e abusati. Un cinema leggero e impegnato.
Tra i suoi film si ricordano: "Il prete bello" (1989), "Un’altra vita" (1992), "Il toro"  (1994) (vinse il Leone d’Argento alla Mostra di Venezia), "Vesna va veloce" (1996), "La lingua del santo" (2000), “La giusta distanza” (2007),  "La passione" (2010).
Ha inoltre realizzato con Marco Paolini tre documentari dedicati  a Mario Rigoni Stern, Luigi Meneghello, Andrea Zanzotto,  tra i grandi protagonisti della letteratura del Novecento.
 
 
  • Alice Rohrwacher, Le meraviglie, 2014
 
 
 
Le meraviglie è un film che racconta della campagna, dell’amore un po’ bizzarro tra un padre e le sue figlie, di figli maschi mancati, di animali e fate che abitano nella televisione. E' un film che è accaduto dopo il Sessantotto. E' un film dove si parla in viterbese ma quando ci si arrabbia si risponde in francese e tedesco. E' anche una fiaba.

 
Alice Rohrwacher,  in “Lo straniero”, n. 167, 2014