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Ho visto un film - NL n° 8


 

  • Jean Renoir, La grande illusione, Francia 1937
Nel 1916 due aviatori francesi, il proletario tenente Maréchal e l'aristocratico capitano de Boïeldieu vengono abbattuti dall'asso tedesco barone von Rauffenstein il quale prova un'immediata simpatia per De Boïeldieu. Trasferiti in un campo di concentramento militare i due sono sul punto di fuggire quando vengono trasferiti. Finiranno con il raggiungere un'antica fortezza comandata proprio da von Rauffenstein.
Renoir con questa sua opera raggiunge un enorme successo di pubblico e di critica anche se la sua presentazione alla Mostra di Venezia (nata nel 1932) suscitò un forte disappunto nel regime fascista che intervenne sulla giuria affinché non ricevesse il Leone d'oro.
 
Per approfondire

 

  • Charles Chaplin, Il grande dittatore, USA 1940
Il barbiere ebreo Charlot combatte sul fronte della Prima Guerra Mondiale, dove a causa di un incidente aereo perde la memoria. Quando torna nella sua cittadina tedesca dopo anni d’ospedale non sa che il suo paese è dominato dalla dittatura di Hynkel, che scatena i suoi uomini contro tutti gli ebrei. Il piccolo barbiere  è costretto alla fuga dalle persecuzioni del regime, ma per la sua straordinaria rassomiglianza con il dittatore Hynkel viene scambiato per lui e così gli si offre l’opportunità di pronunciare un discorso al mondo intero nel quale esprime la sua fede nella pace e nella giustizia.

 

  • Peter Weir, Gli anni spezzati, Australia 1981
Il film narra uno dei tragici episodi della sanguinosa battaglia di Gallipoli, campagna della prima guerra mondiale dove, tra il 1915 e il 1916, tra gli altri, persero la vita 8.587 uomini dell'ANZAC, parte del corpo di spedizione comprendente soldati dell'esercito australiano e neozelandese.
Archy e Frank sono due amici australiani amanti dello sport e in particolare della corsa. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale si arruolano senza neanche capire quale sia il vero significato del loro gesto. Subito vengono mandati sul fronte occidentale. Appena giunti a Gallipoli, vicino allo stretto dei Dardanelli, vengono mandati al massacro insieme ai commilitoni.

 

  • Ermanno Olmi, Il mestiere delle armi, Italia 2001
Nel 1526 le armate lanzichenecche, di Carlo V, scendono attraverso l' Italia per minacciare lo Stato pontificio, difeso da Joanni de' Medici (Giovanni delle bande nere). L'eroe è tradito dal duca di Ferrara, che omaggia il generale Frundsberg di quattro cannoni modernissimi, capaci di condizionare una battaglia. Giovanni, ferito proprio da uno dei cannoni a una gamba, trascorre gli ultimi giorni della sua vita tra dolori e ricordi, affrontando la morte coraggiosamente, confortato dalla fede.
La sua morte sarà occasione di sofferenza e rimpianto da parte di tutti coloro che avevano conosciuto le sue doti di soldato e di uomo.
 
Per approfondire

 

  • Giorgio Diritti, L’uomo che verrà, Italia 2009
Inverno 1943. Martina ha 8 anni, vive alle pendici di Monte Sole, non lontano da Bologna, è l'unica figlia di una famiglia di contadini che, come tante, fatica a sopravvivere. Anni prima ha perso un fratellino di pochi giorni e da allora ha smesso di parlare. Nel dicembre la mamma rimane nuovamente incinta. Mentre la guerra man mano si avvicina e la vita diventa sempre più difficile, nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1944 il piccolo nasce. Quasi contemporaneamente le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, che passerà alla storia come la strage di Marzabotto.

 

  • Ari Folman, Valzer con Bashir, Israele/D/Fra/Usa/Fin/Ch/B/Australia 2008
Una sera un amico racconta ad Ari di essere perseguitato tutte le notti dal medesimo incubo nel quale è inseguito da 26 cani. Entrambi sono convinti che il sogno sia da collegare al periodo in cui entrambi militavano nell'esercito israeliano, ai tempi della prima guerra con il Libano. Ari è stupito dalla sua memoria così povera di dettagli, e inizia così un percorso alla ricerca dei suoi vecchi compagni d'armi, dispersi in giro per il mondo, per ricostruire insieme a loro la verità su quegli anni e su se stesso e ricomporre una memoria cercando di farla divenire patrimonio condiviso.

 

  • Denis Villeneuve, La donna che canta, Canada/Francia 2010
In seguito alla morte della madre Nawal, due gemelli, Jeanne e Simon, scoprono alla lettura del testamento di avere un fratello e un padre ignoti a Beirut. Dei due, solo Jeanne decide di relazionarsi alla scoperta e di partire per Deressa dove la madre compì i suoi studi universitari. Le ricerche della figlia procedono di pari passo con uno sguardo al tragico percorso giovanile della madre, entrambi diretti verso la verità sui parenti scomparsi.
Si può negare il passato, oppure pedinarne le tracce a prezzo di dolorose scoperte, ma non si può crescere senza fare i conti con la memoria.

 

  • Leonardo Tiberi, Fango e gloria, Italia 2014
Realizzato per il Centenario della Grande Guerra e dei 90 anni dell’Archivio Storico Luce, narra le vicende dei milioni di giovani coinvolti in quel drammatico evento. Usa come simbolo colui che sarà il rappresentante dell’enorme schiera dei caduti anonimi: il Milite Ignoto. È  la storia di Mario, dei suoi amici e della sua fidanzata. Ragazzi qualunque della piccola borghesia di provincia, entusiasti e pieni di progetti per un futuro che a molti verrà negato. Il film si avvale anche di materiali di repertorio dell’Archivio Luce, sottoposti a procedimenti di colorazione e di sonorizzazione che rendono la fruizione più suggestiva e inedita.

 

  • Pete Docter, Inside out, USA 2015
Inside out è il nuovo film di Pete Docter, già autore di altri titoli Pixar come Monsters & co., Wall-e, Up. Racconta la vicenda della piccola Riley, bambina del Minnesota che si trasferisce a San Francisco con la famiglia, e lo fa dal punto di vista della sua mente. Il film è quasi tutto ambientato nel suo cervello, dove le emozioni (Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto e Rabbia) indirizzano gli stati d’animo da una plancia di comando, gestiscono la costruzione e lo stoccaggio dei ricordi, reagiscono secondo la loro natura agli stimoli esterni di un momento così critico per la bambina.
Continua a leggere la recensione di Matteo Bordone
 
INSIDE OUT, l'emozione non è tutto, di Luigi Ballerini, Alessandro Zaccuri (Avvenire, 25 sett. 2015)

 

  • Jafar Panahi, Taxi Teheran, Iran 2015
Un taxi attraversa le strade di Teheran in un giorno qualsiasi. I passeggeri salgono e scendono dalla vettura guidata da Jafar Panahi stesso impegnato a girare un altro film 'proibito'.
Panahi è stato condannato dalla 'giustizia' iraniana a 20 anni di proibizione di girare film, scrivere sceneggiature e rilasciare interviste, pena la detenzione per sei anni. Ma il regista ha deciso di continuare a sfidare il divieto e ci propone la  testimonianza di un cinema che si fa militante: senza proclami ma “semplicemente”  mostrando la quotidianità del vivere in un Paese in cui le contraddizioni si fanno sempre più stridenti.

 

  • Zhao Liang, Behemoth, Cina 2015
In un villaggio della Cina di oggi, a causa delle  pesanti attività minerarie, la terra e i pascoli si riducono e ai pastori non resta che partire. I minatori sono occupati a riempire di carbone i camion. Con indosso una maschera di polvere, diventano creature simili a fantasmi. Un’infinita coda di autocarri trasporterà i minerali di ferro e di carbone alla fonderia, dove è intrappolata un’altra folla di anime che brucia all’inferno. Dopo decenni passati a respirare la polvere di carbone, la morte è dietro l’angolo, e loro  vivono un’esistenza da purgatorio. Ma alla fine non ci sarà nessun paradiso.
 
Leggi la recensione di Francesco Boille su Internazionale
 
 
 
 
Deniz Gamze Ergüven Mustang, Turchia, Francia, Germania, 2015

In un villaggio costiero turco Lale e le sorelle maggiori Nur, Ece, Selma e Sonay festeggiano la fine dell'anno scolastico. Le ragazze si recano in spiaggia con un gruppo di studenti maschi e lì giocano in acqua con i ragazzi. La notizia dello 'scandalo' viene immediatamente comunicata alla loro nonna che le punisce: ma la punizione più dura arriverà dallo zio (i genitori sono morti) il quale decide di recluderle in casa affinché non diano più scandalo. Per sistemare ancor meglio le cose si dà il via alla ricerca di possibili pretendenti per matrimoni combinati che restituiscano alla famiglia l’onorabilità.