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Mappa / Mappe NL n.° 13 Ho letto un libro


Testi divulgativi per ragazzi e ragazze
 
 
  • LeMilleunaMappa - Ragazzi - Collana - EDT  Giralangolo
Le MilleunaMappa è un progetto editoriale di Giralangolo. Sono cartine, disegnata ognuna da un diverso illustratore e corredate da informazioni e descrizioni,  che collocano nello spazio alcune tra le favole più famose di sempre, tradotte in mappe da 66x98 cm, molto simili alle cartine con cui orientarsi nel mondo reale, che rendono improvvisamente  reali i percorsi dei lupi, delle matrigne e dei protagonisti. Una legenda aiuta a orientarsi.
 
 
 
Tra i titoli:
 
  • A. Roveda- A. Ferrari, Il meraviglioso viaggio di Pinocchio, 2013
 
 
 
 
 
 
 
  • Peter Goes, La storia del mondo. Dal Big Bang ai giorni nostri in 40 mappe illustrate, Milano, Mondadori 2016, pp. 35
 
Tavole splendidamente illustrate e ricche di particolari, da osservare con curiosità, ci accompagnano attraverso la storia del mondo dal Big Bang a oggi. Un emozionante incontro ravvicinato con enormi dinosauri e invasori vichinghi, conquistatori romani ed esploratori spagnoli, guerrieri aztechi e imperatori Ming, inventori e artisti di tutte le epoche, passando per le guerre mondiali e arrivando ai movimenti migratori dei nostri giorni. Un meraviglioso viaggio attraverso il tempo. Peter Goes ha studiato animazione ma ha lavorato per molti anni in teatro. Da qualche tempo però ha riscoperto il gusto del disegno lavorando a libri illustrati e per la pubblicità.
 
 
 
 
  • Aleksandra Mizielinska, Daniel Mizielinski, Mappe. Un atlante per viaggiare tra terra, mari e culture di tutto il mondo, Mondadori Electa, Milano, 2013, pp.112
     
Si può viaggiare non soltanto nello spazio, ma pure nel tempo, osservando città, palazzi e monumenti, usanze e tradizioni che rendono unici un territorio, una nazione o una civiltà e ne costituiscono e rivelano l'identità più profonda. Grazie alle cinquantuno mappe contenute in questo volume di grande formato, adatto ai ragazzi dai sette anni in su, si possono scoprire i paesi dei vari continenti attraverso illustrazioni e brevi didascalie che si fissano indelebilmente nella memoria di ciascuno per tracciare non solo il proprio percorso immaginario nello spazio, ma anche il proprio progresso nella scoperta e nella conoscenza.
 
 
 
 
  • Aleksandra Mizielińska, Daniel Mizieliński, Il gioco delle mappe. Impara la geografia disegnando, Milano, Mondadori Electa, 2013, pp. 72
 
Chiunque può prendere le matite colorate, partire per un viaggio di disegni e divertirsi a scoprire e a capire il mondo le sue diverse realtà geografiche, territoriali e culturali. Ogni tavola offre uno spunto: immaginare il tatuaggio tribale di una maschera Maori, disegnare le bandiere dei paesi del mondo e inventarne altre, colorare i grandi mammiferi del Continente Nero, preparare l'ascensione dell'Everest, seguire la linea ferroviaria Transiberiana, decorare un elefante indiano.
Aleksandra Machowiak-Mizielińska e Daniel Mizieliński, nati nel 1982, hanno sviluppato un proprio linguaggio visivo, inconfondibile che si differenzia da quello del libro di narrativa classica. Vivono a Varsavia.
 
 
 
 
  • Uri Shulevitz, La mappa dei sogni, Milano, Il Castoro, 2008, pp. 46
 
La mappa dei sogni parte dall’esperienza dell’infanzia dell’autore (costretto a quattro anni, al tempo dell’invasione tedesca in Polonia nel 1939, a emigrare con la sua famiglia da Varsavia)  per raccontare –attraverso molte splendide illustrazioni– il magico e prezioso potere dell’immaginazione.
Nel libro si racconta di una famiglia costretta ad abbandonare la propria terra a causa di una guerra. Una sera il padre fa ritorno dal mercato, senza cibo, ma con un lungo rotolo di carta sotto il braccio. Non essendo stato sufficiente il denaro disponibile per sfamare l’intera famiglia, mostra di aver invece comprato una grande mappa del mondo…
 
Leggi l’articolo di Martina Russo: Le geografie dell’immaginario pubblicato su Andersen, il mensile di letteratura e illustrazione per il mondo dell’infanzia del 2 novembre 2015.
 
 
 
  • Wu Ming, Cantalamappa. Atlante bizzarro di luoghi e storie curiose, Milano, Mondadori, ElectaKids 2015, pp. 128
 
Storie di storie di viaggio, in luoghi reali o immaginari, con i protagonisti Adele e Guido Cantalamappa, due eccentrici signori che in gioventù hanno girato il mondo raccogliendo nel loro album dei viaggi mappe, foto, ricordi, tracce delle loro fantastiche avventure. Vivono nella città di Borgata Pozzangherone dove il loro grande amico, il bibliotecario, racconta le loro imprese sfogliando il "librone" di viaggio dei Cantalamappa. Un diario di bordo in continuo aggiornamento: perché il numero di mondi che costituiscono ogni mondo è infinito  e così i nostri protagonisti non smettono mai di viaggiare e di aggiornare questo librone delle meraviglie.
 
 
 
 
Didattica
 
 
 
 
  • Joseph Novak, L’apprendimento significativo. Le mappe concettuali per creare e usare la conoscenza, Erickson, Trento, 2001, pp. 320
 
Il libro di Novak si propone di introdurre la tecnica delle mappe concettuali come metodo innovativo ed efficace, nel contesto di una teoria dell’educazione rivolta ad aiutare le persone ad apprendere in modo significativo e a prendersi carico della propria originale costruzione di significati. Grazie a un’esposizione chiara e precisa della teoria e dei metodi, e grazie anche ai numerosi esempi concreti presentati, arricchiti da più di 70 immagini, questo libro rappresenta una guida unica e vantaggiosa per studenti, insegnanti e formatori, poiché consente di imparare ad apprendere, creare e utilizzare le nuove conoscenze nel modo più utile ed efficace.
 
 
 
 
 
 
  • Maria Teresa Rabitti, Germana Brioni, Elena Farruggia Descrivere le civiltà̀. Repertorio di testi descrittivi per costruire quadri di civiltà̀ del mondo antico, Quaderni operativi dell'istituto Pedagogico di Bolzano - n. 22,  Bergamo, Junior, 2008, pp. 198
 
Il volume nasce da una specifica esigenza degli insegnanti della scuola primaria nell’ambito del "Progetto innovazione didattica della storia" dell'Istituto Pedagogico di Bolzano: reperire nei testi storiografici quei passi descrittivi per costruire quadri di civiltà.
Le autrici hanno realizzato un'antologia di testi relativi al Mondo Antico, suddivisi per indicatori e corredati da alcune indicazioni di lettura e suggerimenti didattici. La parte antologica è preceduta da una riflessione sull'importanza dell'utilizzo di testi esperti (di storici, archeologi etc.) nella didattica dei quadri di civiltà e da un saggio di Ivo Mattozzi sul concetto di quadro di civiltà e sulle sue implicazioni didattiche.
 
 
 
 
 
 
  • Flavio Fogarolo, Marco Guastavigna, Insegnare e imparare con le mappe. Strategie logico-visive per l’organizzazione delle conoscenze, Trento, Erickson, 2013, pp. 270
 
Il volume è dedicato all’uso delle mappe come strumento in grado di sostenere l’apprendimento attraverso l’organizzazione visiva, logica e funzionale delle proprie conoscenze. Si analizzano e si confrontano i tipi di rappresentazione grafica più efficaci, ciascuno con un diverso modello logico-visivo e con uno scopo cognitivo differente. 
Nel testo si forniscono inoltre indicazioni operative per migliorare l’efficacia delle mappe come strumento compensativo per gli alunni con difficoltà di apprendimento o inadeguato metodo di studio, nonché per ridurre i rischi sottesi al loro utilizzo come facilitatore (mappe fornite già pronte): banalizzazione dei contenuti, apprendimento meccanico, atteggiamento passivo da parte dello studente.
 
 
 
 
 
  • Beatrice Pontalti, Francesco Zambotti, Prime mappe. Laboratorio didattico per costruire schemi e mappe mentali, Trento, Erickson, 2014, pp. 350
 
 
160 attività didattiche organizzate in tre sezioni:
• «Prima delle mappe: prerequisiti» (Identificare, Mettere in relazione, Confrontare, Classificare): per consolidare i prerequisiti logici e imparare a costruire schemi secondo i principali concetti topologici;
• «Verso le mappe: elementi e azioni» (Codificare, Disporre nello spazio, Raccogliere informazioni): per apprendere gli elementi costitutivi delle mappe mentali (nodo, freccia, collegamento, direzionalità di una relazione);
 «Mappe in azione: prime mappe mentali» (Costruire, Analizzare, Riflettere): per formalizzare la costruzione di diverse tipologie di mappe mentali e riflettere sulle personali strategie di realizzazione.
 
Per insegnanti della scuola primaria, con un’appendice di materiali ritagliabili da utilizzare in classe.
 
 
 
 
 
Testi di storia e di geografia
 
 
 
 
  • Attilio Brilli, Dove finiscono le mappe. Storie di esplorazione e di conquista, Bologna, Il Mulino, 2012, pp.230
 
«La storia delle esplorazioni e dei viaggi per terra e per mare è sempre e comunque anche la storia dell’animo inquieto dell’uomo, delle sue proiezioni immaginarie, delle sue prevaricazioni, delle sue conquiste materiali, dei suoi desideri, dei suoi istinti, compresi quelli più feroci e ignobili». Così scrive Attilio Brilli, noto studioso della letteratura di viaggio. Il libro affronta come tematica il viaggio di esplorazione e conquista che nell'età moderna gli europei intrapresero, prevalentemente per mare, oltre i confini delle mappe del mondo conosciuto verso la scoperta di nuove terre: viaggi di esplorazione e di studio, ma soprattutto di conquista e sfruttamento.
 
 
 
  • Jerry Brotton, La storia del mondo in dodici mappe,  Milano Feltrinelli, 2012, pp. 576
 
Nel corso della storia le carte geografiche hanno modellato la nostra visione del mondo e il posto che vi occupiamo. Jerry Brotton sostiene che, lungi dall’essere meri strumenti della scienza, le mappe del mondo sono inevitabilmente descrizioni parziali e soggettive, intimamente legate ai sistemi di potere, all’autorità e alla creatività di tempi e luoghi particolari. I disegnatori di mappe non si limitano a raffigurare il mondo, lo costruiscono sulla base delle idee vigenti nella loro epoca. Questo libro analizza il significato di dodici mappe del mondo, a partire dalle rappresentazioni della storia antica per finire con le immagini satellitari contemporanee.
 
 
 
 
 
 
  • Jerry Brotton, Le grandi mappe, Milano, Gribaudo, 2015, pp. 256
 
In questo volume lo storico Jerry Brotton racconta i segreti che stanno dietro a più di 60 tra le mappe più significative di tutto il mondo, individuandone le caratteristiche fondamentali, le storie e le tecniche fatte di ricchi dettagli visivi che rivelano il significato interiore sepolto all'interno del paesaggio.
Le mappe non sono solo i dati geografici: riflettono un particolare contesto ideologico, storico, o culturale. Fornendo una visione unica di come i cartografi le abbiano utilizzate per modellare e dipingere la loro visione del mondo, questo libro splendidamente illustrato ripercorre l'evoluzione dello sviluppo umano e della cultura attraverso le mappe.
 
 
 
 
  • Aude de Tocqueville, Atlante delle città perdute, Milano,  Bompiani, 2015, pp.142
 
"Le città sono mortali quanto le civiltà e possono sparire dalle carte geografiche".
Accompagnato da semplici carte, illustrate da Karin Doering-Froger, con l'indicazione delle coordinate geografiche. Il libro racconta i destini imprevisti eppure assolutamente reali di oltre quaranta città oggi scomparse. Dalla breve e delirante avventura di Sanzhi, a Taiwan, nata dalla immaginazione di impresari edili appassionati di design futurista, alla splendida città smeraldo di Mari, sperduta nel cuore della Siria, per non parlare di Pryp'jat' (Ucraina), lasciata dall'oggi al domani dopo la catastrofe naturale di Cernobyl'; ciascuna di queste città abbandonate rivela i suoi misteri.
 
 
 
 
  • Franco Farinelli, I segni del mondo, Firenze, La Nuova Italia, 1992, pp. 283
 
Leggere una carta geografica vuol dire interrogarsi circa la sua natura di «segno», indagare il motivo esterno che la riproduce e la giustifica, individuare il punto di vista adottato dal cartografo. Geografia e cartografia hanno avuto da sempre anche una funzione politica e ideologica.
La prima parte del volume esamina il funzionamento della rappresentazione cartografica. Nella seconda parte vengono analizzati i momenti decisivi nella storia della geografia europea moderna: dal conflitto settecentesco tra «geografi di Stato» e i geografi «puri» all’avvento della geografia positivista fino all'apporto delle scienze sociali e della storia attraverso la geografia umana francese del XX secolo.
 
 
Vedi il Festival della Mente 2014, Franco Farinelli, Stefano Arienti Viaggi e avventure nella conoscenza.
 
 
 
 
  • Franco Farinelli, La crisi della ragione cartografica, Torino, Einaudi 2009, pp. 250
Lo spazio e il tempo moderni sono il prodotto della sostituzione del mondo con la carta geografica: soltanto su una tavola, cioè una mappa, i corpi possono perseverare nel loro moto rettilineo uniforme. Sulla sfera terrestre, però, non vi sono limiti, né spazio, né tempo. Nell'estate del 1969 si ebbe l'impressione di essere entrati in una nuova era, ma non si trattava della conquista dello spazio (inteso come cosmo), bensí della sua fine. In quei giorni nasceva infatti il primo segmento della Rete: negli Stati Uniti due computer iniziavano a dialogare fra loro riducendo gli atomi a immateriali unità d'informazione.
 
Indice
Parte prima. La mappa, il territorio, lo Stato. - Parte seconda. Il globo, la Rete, il mito. - Parte terza. Lo spazio pubblico. - Bibliografia. - Indice dei nomi.
 
 
 
 
 
 
 
  • Simon Garfield, Sulle mappe. Il mondo come lo disegniamo, Firenze, Ponte alle Grazie, pp. 494
 
Le mappe non sono solo indispensabili, ma hanno gran fascino. Ci permettono di orientarci, ma ci restituiscono anche la visione del mondo di chi le ha ideate: non il mondo, ma una sua rappresentazione. Per capire la loro utilità, bisogna immaginarsi cosa doveva essere viaggiare quando non esistevano: dell'estensione del mondo e della sua forma non vi era alcuna idea, ogni passo era fatto verso l'ignoto, i luoghi raggiunti non avevano un nome. Questo libro, con un ricco apparato iconografico, ricostruisce la storia delle mappe: quando sono nate e perché, come si sono evolute, come sono state disegnate.
 
 
 
 
  • Eviatar Zerubavel, Mappe del tempo. Memoria collettiva e costruzione sociale del passato, Bologna, Mulino, 2005, pp. 248
 
Nel volume Zerubavel discute i modelli cognitivi che utilizziamo per organizzare il passato, le strategie mentali che presiedono alla conservazione dei ricordi e che ci aiutano a connettere eventi tra loro scollegati in sistemi narrativi coerenti, la grammatica sociale che sta alla base di interpretazioni contrastanti della storia. L'autore traccia una topografia "socio-mentale" del passato, mostrandoci come si "ricostruiscono" le origini storiche, come si attribuisce continuità alle famiglie e alle nazioni intere attraverso genealogie e discendenze, come -per converso- si scandisce la storia con spartiacque quali l'invenzione della ruota, la scoperta dell'America, la caduta del muro di Berlino.
 
 
 
 
 
  • Daniel Rosenberg e Anthony Grafton, Cartografie del tempo. Una storia della linea del tempo, Torino, Einaudi 2012, pp. 324
 
«Quest'opera è  una riflessione sulle linee: componenti fondamentali dei diagrammi storici. Il nostro assunto è che la linea è una configurazione molto piú complessa e ricca di sfumature di quanto si pensi di solito.
In Cartografie del tempo offriamo dunque un breve resoconto di come sono apparse le moderne formule di rappresentazione cronologica e di come si sono profondamente inserite nell'immaginazione moderna. Nel fare ciò speriamo di gettare un po' di luce sulle concezioni occidentali della Storia, di chiarire la complessa relazione tra idee e modalità di rappresentazione e di offrire una grammatica introduttiva agli aspetti grafici della rappresentazione storica». 
 
 
 
 
 
 
 
  • Franco Serino, Description de l'Egypte, Vercelli, White Star, Edizione Riadattata 2006, pp. 128
 
Lavoro di ricerca e catalogazione effettuata dai Savants con gli scienziati e gli architetti, i naturalisti e i disegnatori al seguito della spedizione militare di Napoleone in Egitto, (1798), confluito nella pubblicazione della " Description de l' Egypte", trattazione enciclopedica della storia antica e naturale egiziana con testi redatti da illustri studiosi. Il libro è  dedicato a quest' opera monumentale e alle sue  numerosissime tavole illustrate, riproduzioni di incisioni originali a colori e in bianco e nero, come la Carta    dell' Egitto antico, la Pianta Generale dell' Isola di File, la  Pianta topografica di Luxor, Karnak e delle Piramidi.
 
 
 
 
  • In cento mappe: volumi della Libreria editrice goriziana
Fondata a Gorizia nel 1983 dalla famiglia Ossola. Nel 2015 la Leg ha lanciato in Italia la BUS – Biblioteca universale di storia, che intende affiancare alla biografia, alla World History, e a semplici ricostruzioni di  eventi una importante sezione di geostoria, atlanti che in 100 (e più) mappe raccontano una metropoli,  un’area geografica, un tema di attualità o millenario affrontato in chiave comparativa con il supporto di una cartografia originalissima.
Nel 2016 nasce la collana Giovani, che inizialmente pubblica libri di storia per bambini e ragazzi. 
Nel 2005 la casa editrice  si fa promotrice di  éStoriaFestival internazionale della Storia.
 
Tra i volumi pubblicati:
 
 
 
Per scoprire gli altri  volumi della collana BUS (Biblioteca universale di storia)
 

 

Cartografia storica in generale
 
 
Cartografia storica: la scala regionale e locale
 
 
 
  • Alberto Caldana, Roma antica. Piante topografiche e vedute generali, Verona, Centro Internazionale di Studi di Architettura "A. Palladio", 2013, pp. 598
 
La raccolta di mappe di Roma antica, (dall’epoca rinascimentale in poi,) si può leggere come racconto per immagini della esplorazione della più importante area archeologica del mondo. Molto dettagliate  e di agevole lettura le schede che accompagnano ogni mappa. Esse illustrano le caratteristiche tecniche dell’opera; descrivono la mappa o veduta in esame; forniscono qualche informazione sul suo autore, e infine si chiudono con utili note bibliografiche.
Tra i saggi pubblicati: C. Merigliani, studioso di mappe e vedute di Roma e M. Fagiolo, che analizza il materiale schedato secondo la scelta di orientamento delle mappe e le convenzioni di rappresentazione impiegate.
 
 
 
 
  • Donatella Calabi, Ludovica Galeazzo (a cura di), Acqua e cibo a Venezia. Storie della laguna e della città, Venezia, Marsilio Editori, 2015, pp. 286
 
Il catalogo della mostra “Acqua e cibo a Venezia” presenta materiali cartografici che documentano con chiarezza ed efficacia quanto profondo sia stato il rapporto che storicamente Venezia ha avuto con le sue acque per quanto riguarda la produzione del cibo e il suo consumo. Nel catalogo sono pubblicate alcune decine di mappe  (dal XV al XVIII secolo), che, in prevalenza,  illustrano il litorale lagunare e linea marina della città di Venezia, con diverse rappresentazioni dell’idrografia della regione: Mappa del territorio di gronda alle foci del Dese, 1456; Mappa del delta del Brenta, 1540; Mappa della laguna nell’area di Chioggia, 1781…
 
 
 
 
  • Francesca Cavazzana Romanelli, Emanuela Casti Moreschi (a cura di), Laguna, lidi, fiumi. Esempi di cartografia storica commentata, Venezia, ministero per i beni culturali e ambientali-archivio di stato di Venezia; Regione Veneto-dipartimento per l'informazione, I.R.R.S.A.E. Veneto, (s.d. Ma 1984 )pp. 85
 
Il volume si richiama alla mostra del 1983, sul tema della relazione tra Venezia e la sua laguna, intesa come sistema unitario con il mare che la vivifica e con i fiumi che percorrono la Terra Ferma, e ne ripete il titolo con la specificazione Esempi di cartografia storica commentata, per insistere su alcuni aspetti della complessa idrografia veneta, non necessariamente considerati in funzione del bacino lagunare. Per illustrare come nei secoli passati, le magistrature competenti affrontassero attraverso il mezzo cartografico problemi simili ai nostri e risolvessero la difficoltà di rappresentare l'ambiente naturale, vale a dire, “il disegno del mondo”.
 
 
 
 
 
  • Pier Luigi Fantelli (a cura di), L’immagine del Veneto. Il territorio nella cartografia di ieri e di oggi, Padova 1994, pp. 219
 
Il volume presenta uan selezione di  carte politiche, idrografiche, mappe d'estimo, catastici: un'esauriente campionatura delle tipologie cartografiche conservate negli Archivi (molte vengono qui pubblicate per la prima volta), in base alla rappresentatività di ciascun documento cartografico nell'ambito di un discorso complessivo.
Il testo è diviso in due  sezioni: la Cartografia antica, concentrata su alcuni territori del Veneto padano che presentano il tratto comune della terra agricola di pianura e di collina: dalle bonifiche del Polesine alle terre irrigue del trevisano.
Per la Cartografia contemporanea Franco Posocco esamina la grande Carta Tecnica Regionale, corredata da una serie completa di schede illustrate
 
 
 
 
 
  • ‪Danilo Gasparini (a cura di), Montebelluna: storia di un territorio. Cartografia ed estimi tra sei e settecento, Ministero per i BB. CC. e AA., Comune di Montebelluna, Archivio di Stato di Treviso, Museo Civico, 1992,  Ristampa 1999 Cierre edizioni, pp. 143
 
Curato da Danilo Gasparini è il catalogo della mostra realizzata nel 1992 presso il Museo Civico di Montebelluna. Una narrazione a più voci, attraverso le  numerose carte d'estimo e carte d'acque, alla quale va il merito di aver recuperato un grande affresco, suggerendo significative chiavi di lettura: sullo sfondo del paesaggio agrario e urbano della città e del suo territorio governanti e governati, insieme a una folla multiforme di estimatori, perticatori, periti agrimensori, cancellieri e notai produssero alfabeti, polizze d’estimo, mappe e catastici che molto illuminano sullo stato di avanzamento delle conoscenze, delle metodologie, delle tecniche estimative, delle procedure giuridiche.
 
 
Lucio De Bortoli
Storia della città di Montebelluna.
Lezione I - Pieve e Castello
 
Lezione II - Il Mercato
https://www.academia.edu/4476682/Storia_della_Città_Utem_Montebelluna_Il_Mercato_lezione_2
 
 
 
 
  • Elisabella Molteni (a cura di),  Estimi e catasticazioni descrittive, cartografia storica, innovazioni catalografiche. Metodologie di rilevamento e di elaborazione in funzione della conoscenza e dell'intervento nell'ambiente urbano, Treviso, Canova, 2001, pp. 243
 
Il volume raccoglie nella sua prima parte gli esiti dei lavori di ricerca relativi all'utilizzo di estimi e catasticazioni descrittive e della cartografia storica come indispensabili strumenti di analisi, descrizione e valutazione del paesaggio culturale - urbano ed extraurbano - in funzione delle opportune azioni di tutela e di valorizzazione.
La seconda parte illustra, in termini essenziali e attraverso alcune esemplificazioni, i risultati degli studi che hanno portato alla elaborazione di una scheda atta alla catalogazione di spazi pubblici e aperti al pubblico nell'ambiente urbano.
Alla fine,   la sintesi dei principali interventi al convegno tenutosi a Venezia (13-15 settembre 2001.
 
 
 
 
 
  • Andrea Cantile, Il territorio nella società dell'informazione dalla cartografia ai sistemi digitali, Firenze, Istituto geografico militare, 2004, pp.239
Il testo consente di ripercorrere il lungo cammino delle mappe, dalle antiche carte del territorio della Repubblica veneziana sino alle modernissime cartografie digitali.
Il volume si articola (come la omonima mostra) in quattro sezioni dedicate rispettivamente alla cartografia antica, ai processi scientifici di conoscenza del territorio dalla fine del ‘700 fino ai primi esperimenti di fotogrammetria terrestre, all’informazione geografica nello sviluppo delle Regioni, alle nuove tecnologie e ai sistemi integrati di conoscenza del territorio. 181 le immagini presentate nel libro, dalle antiche carte su pergamena ai geodatabase di ultima generazione, dagli strumenti scientifici di epoca umanistica ai numerosi oggetti tecnologici.
 
 
Vai alla presentazione della Mostra IL TERRITORIO NELLA SOCIETA’ DELL'INFORMAZIONE. Dalla cartografia ai sistemi digitali nel sito del Museo Correr (VE)
 
 
 
 
  • Francesca Cavazzana Romanelli, Ermanno Orlando (a cura di), Gli estimi della Podesteria di Treviso, Roma, Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione generale per gli archivi, Treviso, Antiga edizioni, 2006, pp. 908
 
Il volume presenta l’edizione a stampa dell’inventario degli estimi della Podesteria trevigiana (dal primo Quattrocento fino a XVIII sec.), integrato del materiale cartografico trevigiano per la  sezione relativa alle mappe d’estimo.
L’elaborata impostazione grafica corrisponde all’accuratezza e al rigore metodologico della descrizione e alla ricchezza informativa, completata da due utilissimi glossari, pubblicati in n forma unitaria appendice al volume: quello dei termini tecnici e dialettali e quello delle tipologie documentarie. Altra significativa particolarità della pubblicazione è la presenza del CD-Rom che accompagna il formato cartaceo e moltiplica, in sostituzione degli indici, le possibilità di ricerca nei contenuti della banca dati.
 
 
Sugli estimi trevigiani, leggi anche la presentazione di Massimo Rossi
 
 
 

 

  • Massimo Rossi (a cura di), Cartografie tra storia e web. Atti del convegno, Rovigo, Accademia dei Concordi, 1 dicembre  2007
 
Sono presentati gli atti della Giornata di studi,  che ha avuto lo scopo  di raccontare, in corso d’opera, quello che sta accadendo, in ambito veneto, in merito ad esperienze che coinvolgono i materiali cartografici, storici e non. Tutti gli archivi hanno puntualmente illustrato lo stato dell’arte relativamente al progetto, condotto in realtà separatamente, ognuno elaborando proprie strategie e sinergie tecnico-economiche per affrontare l’imponente mole di lavoro e il non indifferente impegno di spesa. Da tutti è emersa la necessità e l’importanza di soddisfare, attraverso la digitalizzazione, la grande richiesta di consultazione di questo materiale e al contempo garantirne la conservazione
 
 
 
 
 
  • Massimo Rossi (a cura di), Atlante trevigiano: cartografie e iconografie di città e territorio dal XV al XX secolo, Catalogo della mostra (Treviso, 2011), Treviso, Fondazione Benetton studi e ricerche, Antiga, 2011, pp. 108
Da una collezione privata di stampe cartografiche l’idea di una più vasta operazione culturale: restituire a ogni singolo documento il contesto organico di provenienza, per allargare lo sguardo alla storia europea della rappresentazione dei luoghi. La cartografia presentata nel volume copre un arco temporale di cinque secoli e testimonia il lavoro dei principali cartografi editori neerlandesi, francesi, tedeschi, inglesi e italiani che tra XV e XIX secolo hanno prodotto i più importanti atlanti in commercio. La mostra Atlante Trevigiano, e con essa questo considerevole catalogo, vuole anche provocare una riflessione sulle modalità di “costruzione” di una collezione di stampe antiche.
 
 
 
  • Massimo Rossi, Cartografia, segni convenzionali, categorie estetiche e tutela del paesaggio: i simboli della vite e del tratturo, Atti 17 Conferenza nazionale ASITA, Riva del Garda 5-7 nov. 2013
 
Una cartografia è l'esito grafico di un processo culturale attivato da un gruppo sociale attraverso l'opera del topografo. La ricerca che si intende presentare vuole evidenziare la permeazione delle categorie estetiche nella produzione cartografica.
Nei due casi indagati, i simboli del vigneto e del tratturo, si sottolineano i profondi legami tra l’espressione grafica del segno convenzionale e la percezione sociale del medesimo nel paesaggio reale coevo. L’intenzione è quella di rimarcare come la cartografia partecipi appieno alla lettura sociale dei luoghi e sia un acuto strumento di analisi e riflessione, prima ancora che di progetto, delle intenzioni collettive sul territorio.
 
 
 
Fuori mappa
 
 
 
  • Giuliana Bruno, Atlante delle emozioni. In viaggio tra arte, architettura e cinema, Milano, Bruno Mondadori, 2006, pp. 406
 
Che cos'è la "geografia emozionale"? E che la domanda a cui Giuliana Bruno risponde attraverso le pagine del suo "Atlante delle emozioni", un sapiente e avvincente excursus che va dalla geografia all'arte, dall'architettura al design e alla moda, dalla cartografia al cinema, avventurandosi in un paesaggio vario e incantevole nel tentativo assolutamente originale di condensare in un'unica mappa la storia culturale delle arti visive e dello spazio.. Nel farlo, ci parla del lavoro di artisti, architetti, dell'opera di numerosi cineasti tra cui Peter Greenaway e Roberto Rossellini, Chantal Akerman e Jean-Luc Godard, Michelangelo Antonioni e Pier Paolo Pasolini, Wim Wenders…
 
«Lo scoprire, il muoversi, il viaggiare danno origine a ciò che nel tempo sono stati definiti paesaggi interiori, paesaggi dell’anima, o mappe intime, destinati ad essere custoditi nell’atlante della nostra memoria. Di solito, quando si parla di memoria e di emozione si pensa al tempo. Per me conta lo spazio, il rapporto sentimentale con la geografia. Più che nel tempo, è soprattutto attraverso lo spazio che la memoria si muove. La mia geografia emozionale è proprio la mappa dei sentimenti, delle pulsioni, dei desideri. La storia vede il mondo dal lato della morte, come un insieme di reperti funerari, la geografia dal lato della vita.» G. Bruno
 
 
 
 
 
  • Umberto Eco, Storia delle terre e dei luoghi leggendari, Milano, Bompiani (Vintage), 2014, pp. 476
 
Viaggio attraverso duemila anni di luoghi leggendari, terre fantastiche ritenute reali: pagine suggestive immerse tra parole, immagini sorprendenti, miti, storie... Sembrano dettate dal desiderio infinito dell'uomo di sperare, di illudersi, di non accettare che le mappature, le rappresentazioni delle varie facce del globo terrestre, in cui ci muoviamo, siano finite, definitivamente digitalizzate, completamente esplorate e svelate.
L'esplorazione penetra oltre il visibile, attraverso carte fantastiche, ideali, emozionanti, irrazionali, nelle quali niente è controllato o misurato ma immaginato, desiderato e descritto, prima di essere eventualmente scoperto. E il desiderio porta al cambiamento, a volte a terre nuove, e reali.