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Ho visto un film - NL. n° 7


  • Eric Toledano, Samba, 2014
Un incontro fra due mondi: Samba senegalese clandestino che vive in Francia da 10 anni e colleziona lavoretti per sopravvivere, e Alice una dirigente d’azienda che dopo un crollo psico-fisico da stress decide di cambiare vita. Lui tenta tutte le strade per la regolarizzazione, mentre lei cerca di ricostruire se stessa attraverso il volontariato in un’associazione. Entrambi stanno provando ad uscire dal loro inferno personale fino a quando, un giorno, i loro destini si incrociano… in una storia che, fra umorismo ed emozione, potrebbe aprire un possibile varco verso la felicità. E se la vita avesse più fantasia di loro?
 
 
 
 
  • Nanni Moretti, Mia madre, 2015
Margherita è una regista. Sta girando un film sul mondo del lavoro, di cui ha chiamato come protagonista un eccentrico e bizzoso attore americano. Ma Margherita ha anche una madre ricoverata in ospedale, che assiste assieme al fratello Giovanni. La madre, dicono i medici, non ha molto tempo. Tra le riprese di un film che si rivelano più complicate del previsto, una figlia 13enne con problemi col latino e il dolore per un lutto che si sa imminente e non si sa come gestire, Margherita confonde realtà, sogno, ricordo e deve trovare la sua strada in tutta quella profonda sofferenza.
 
 
 
 
  • Paolo Sorrentino, Youth - La giovinezza, 2015
Fred e Mick sono due amici da moltissimo tempo e ora, ottantenni, stanno trascorrendo un periodo di vacanza in un hotel nelle Alpi svizzere. Fred, compositore e direttore d'orchestra famoso, non ha alcuna intenzione di tornare a dirigere un'orchestra. Mick, regista di altrettanta notorietà e fama, sta invece lavorando al suo nuovo e presumibilmente ultimo film per il quale vuole come protagonista la vecchia amica e star internazionale Brenda Morel. Entrambi hanno una forte consapevolezza del tempo che sta passando in modo inesorabile. Il ruolo della giovinezza del titolo? Quello di specchio riflettente (e insieme deformante) di passioni, desideri, fragilità.
 
 
 
 
 
  • Matteo Garrone, Il racconto dei racconti, 2015
Attingendo con grande libertà creativa a tre racconti de "Lo cunto de li cunti", la raccolta di fiabe scritta fra il 1500 e il 1600 in lingua napoletana da Giambattista Basile, Matteo Garrone ci offre un caleidoscopio di immagini potenti ed evocative, ma anche un carnevale di umani sentimenti, pulsioni e crudeltà. Una riflessione sulla natura dell'amore, che può (dovrebbe) essere dono e che invece, per quelle fiere che sono (ancora) gli esseri umani, è spesso soprattutto cupidigia. Ognuna delle vicende singolarmente narrate contiene qualcosa di ognuna delle altre: un doppio, un riflesso, e, una citazione, uno scambio di sguardi.
 
 
 
 
  • Walter Veltroni, I bambini sanno, 2015
Trentanove bambini, tra gli 8 e i 13 anni, italiani di oggi, rispondono, dalle loro camerette, alle domande di Walter Veltroni su amore, famiglia, Dio, omosessualità, crisi. A mo' di prologo, un montaggio di sequenze di film sull'infanzia: Baarìa, Io non ho paura, Kaos, Gremlins, Stand By Me, e I 400 colpi, evocato da una scena in cui un bambino, oggi, esaudisce il grande sogno di vedere il mare.  
La regia di Veltroni parte da Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupery: "I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano di spiegargli tutto ogni volta".
 
 
 
 
 
  • László Nemes,  Saul Fia (Il figlio di Saul), 2015
In un campo di sterminio l’ebreo ungherese Saul è addetto alle camere a gas e ai forni crematori: un Sonderkommando, uno di quegli internati scelti per spogliare coloro che vengono condotti alla camera a gas, per ripulirle dopo ogni ‘operazione’, per bruciare i cadaveri nei forni, per spargere le ceneri nel fiume. Quando tra i corpi vede quello di suo figlio ha solo un pensiero in testa: dargli degna sepoltura, trovare un rabbino che reciti per lui il Kaddish. Macchina da presa sul protagonista, a seguirlo in tutte le bolge dell’inferno, e con lui anche noi veniamo trascinati dentro l’orrore.
 
 
 
 
  • Mark Osborne, Il piccolo principe, 2015
Un vecchio, eccentrico aviatore e una bambina molto matura trasferitasi nel quartiere insieme alla madre. Attraverso le pagine del diario dell'aviatore e i suoi disegni, la bambina scopre come molto tempo prima l'aviatore fosse precipitato in un deserto e avesse incontrato il Piccolo Principe, un enigmatico ragazzino giunto da un altro pianeta. Le esperienze dell'aviatore e il racconto dei viaggi del Piccolo Principe in altri mondi contribuiscono a creare un legame tra l'aviatore e la bambina. Affronteranno insieme una straordinaria avventura, alla fine della quale la bambina avrà imparato ad usare la sua immaginazione e a ritrovare la sua infanzia.